A noi piace   il  cinema, ma ancora di più ci affascina la possibilità di individuare nelle narrazioni cinematografiche  i simboli  planetari e gli archetipi , di cui è intessuto il linguaggio astrologico.

Oggi diamo uno sguardo al pluripremiato film “Joker” (2019)  per la regia di Todd Phillips  con l’intensissima interpretazione di Joaquin Phoenix ; pellicola ora in odore di Oscar con ben 11  candidature.

Il film descrive il disagio esistenziale di Arthur Fleck ( Joaquin Phoenix) nella cupa e degradata città di Gotham City: di giorno cerca di sbarcare il lunario lavorando come clown per mantenere sè e la madre malata, mentre  di notte  , ispirandosi al suo modello televisivo di presentatore Murray Franklin ( Robert De Niro), improvvisa numeri da cabarettista da potere portare in scena e finalmente “sfondare”. Sin dalle prime scene appare evidente la depressione di Arthur e la fatica a vivere con la madre a sua volta “alienata”. Il senso di un continuo presente senza storia è la cifra emotiva della narrazione dai primi momenti…Senza riassumere l’intera trama del film che molti avranno certamente visto e ricordano, ci interessa fissare l’attenzione su alcuni passi precisi della narrazione , passi che si riconducono all‘astrologia come chiave di lettura e interpretazione della storia umana collettiva e personale.

I  simboli astrologici che ci sembrano più determinanti e interessanti dal nostro punto di vista sono Sole Urano Nettuno e Plutone.

In altri termini, l’idea principale attorno a cui  si sviluppa la storia del personaggio che da Arthur diventa Joker  è il tema dell’identità . A questa, in seguito  nel corso del film, si aggiunge in un gioco caleidoscopico di specchi, con flashback temporali nella narrazione. Altro tema centrale e complementare a quello dell’identità è l’avere senso e valore per gli altri da sè ( e qui troviamo, appunto, i valori nettuniani e plutoniani).

La vita di Arthur scorre nell’anonimato del presente : lavora come clown  per pubblicizzare prodotti o locali o eventi di giorno, mentre alla sera sogna di potere “sfondare” come cabarettista con un suo numero improbabile, ispirato al suo “ideale” anchorman De Niro, che segue con ossessione maniacale alla televisione. Alla sera inoltre si occupa della madre malata  di nostalgia di un passato fantasticato ( o allucinato!) e proprio già dalle prime immagini capiamo quanto Arthur sia implicato in un legame simbiotico con la madre: dunque, intuiamo che l’identità è di per sé problematica…verso la fine del film, lo spettatore sarà edotto del fatto che il piccolo Arthur è stato adottato e “maltrattato” dalla madre fortemente disturbata  che per tutta la vita ha fatto credere al figlio di essere il frutto di un amore adulterino in cui il padre, ora divenuto aspirante sindaco di Gotham City, l’avrebbe dovuta abbandonare per ragioni di convenienza sociale. In tutto il film , il protagonista cerca di contattare il presunto padre per ( probabilmente) trovare la sua reale identità e la collocazione nel mondo; tuttavia, non sarà così, anzi emergerà finalmente la visione delirante della madre da cui (finalmente) Arthur vorrà prendere le distanze per trovare la sua identità. In astrologia l’identità è collegata al Sole, pianeta centrale del sistema planetario; a partire infatti da questa considerazione capiamo come il Sole ci chieda di individuarci e centrarci, trovando il nostro destino… nella storia il personaggio interpretato da un intenso e strepitoso Joachin Phoenix, capirà di potere  essere veramente se stesso solo dopo l’uccisione simbolica del padre e quella (reale) della madre! Interessante come spesso la biografia degli attori si intreccia con la vita dei personaggi interpretati...il dato biografico, infatti, ci dice di come sin da piccolo , Joachin , terzo di cinque figli, si facesse chiamare “Leaf” foglia, perché si sentiva escluso e messo da parte… il suo Sole Scorpione (San Juan  Porto Rico  28/10/1974), esprime profondi bisogni emotivi e psichici caratterizzandosi , nelle fasi della vita, in continui processi evolutivi e trasformativi : in in certo senso, la sua stessa vita ( per la conoscenza della quale si rinvia a più precise note biografiche) ha visto momenti di buio ( come in occasione della morte del fratello River, avvenuta per overdose di stupefacenti) alternati a fasi più luminose ( come in questi giorni in odore di Oscar). Il Sole Scorpione che parla la lingua di Plutone esprime in pieno la tensione sotterranea della ricerca di identità ben rappresentata dal nostro Arthur !

Urano Nettuno e Plutone sono simboli trasformativi nel linguaggio astrologico, pur se con modalità diverse.

Nettuno rappresenta , tra gli altri suoi significati, il simbolo della redenzione attraverso il sacrificio ( rendere sacro sè stesso). Allo stesso tempo esprime il desiderio di trascendere i limitati confini della realtà , sia nella direzione di accedere alla connessione con il Tutto, sia anche per uscire dalla realtà, sconfinando nei territori confusi della follia…

Plutone, pianeta del profondo  per definizione, collegato simbolicamente all’”aldilà”, agli accessi nascosti della coscienza, esprime i processi trasformativi in termini evolutivi e psicologici. Ora, senza entrare troppo nel dettaglio , consigliando vivamente di vedere il film a chi ancora non l’ha fatto, ciò che è interessante notare, sotto questa chiave di lettura, è proprio il passaggio e lo sviluppo del personaggio nella ricerca sofferta della propria identità ( che da Arthur in forza a di ciò diventerà “Joker”) attraverso il suo sacrificio fino al riconoscimento del suo potere in quanto “redentore e portavoce degli esclusi”!

All’inizio il titolo indica che i pianeti transpersonali Urano Nettuno e Plutone necessariamente sono declinati nelle biografie astrologiche dal singolo, risultando il riverbero individuale di fattori legati allo “spirito del Tempo” ( zeitgeist).

In tal senso, riteniamo che l’aspetto nettuniano del sacrificio e della redenzione siano individuabili nel momento in cui, suo malgrado come se fosse stato incaricato dal destino collettivo a muoversi in questa direzione,Arthur decide di rompere finalmente gli schemi in cui ha vissuto fino allora : è Urano che interviene, determinando la ribellione e la conseguente ” rivoluzione ” che i proseliti del suo gesto  seguono ( mettersi una maschera uguale per tutti  in modo da annullare le differenze individuali e diventare una sola  identità sociale) ! Urano Nettuno e Plutone con i loro significati di rottura e cambiamento da questo momento in poi si intrecciano  in  continuazione…Joker, nuovo idolo delle masse (Nettuno come masse al seguito di una guida) diventa il riferimento per molti esclusi dalla società , quasi un’icona religiosa cui tributare venerazione…si veda in tal senso la scena in cui, Joker ferito nell’auto della polizia, quasi in punto di morte, è salvato dai suoi seguaci che lo “depongono ” sul cofano dell’auto e da qui Joker ” risorge”…

La trasformazione plutoniana, inoltre, lo vuole finalmente consapevole della sua nuova identità ,Joker, appunto,  e del potere ad essa collegato. Saltando ancora nella biografia dell’attore è curioso come la trasformazione plutoniana, che rimanda anche a processi di morte e rinascita, ci racconta che tutta la sua famiglia, dopo un lungo periodo vissuto fuori degli Usa, alternando momenti di successo a momenti di grosse difficoltà e crisi, quando decide di tornare a vivere negli States, in segno di rinascita dopo un periodo difficile, sceglie di cambiare il cognome da Bottom a Phoenix in omaggio alla mitica arabe fenice che rinasce dalle sue ceneri.

Crediamo che, stante la bravura di Joachin Phoenix  in molti film precedenti, che peraltro hanno visto diversi riconoscimenti, la recitazione in questa pellicola del personaggio Joker sia eccezionale e assolutamente unica ...per interpretare il ruolo ha dovuto perdere molti chili, trasformando anche il suo corpo ( ritorna Plutone camaleontico!),accanto a un lavoro introspettivo molto acuto e profondo che ha segnato certamente un punto di non ritorno per la caratterizzazione di questo personaggio, già interpretato in passato da attori del calibro di Jack Nicholson e Heath  Ledger ma senza raggiungere il risultato di Phoenix…